articolo di Giorgio Lombardi – lg2023@msn.com
“La principale sfida del XXI secolo è: come prendere un corpo che è stato sviluppato per un mondo di 70.000 anni fa e adattarlo al mondo post-industriale in cui viviamo” (Thomas W. Myers, 2007)
In un’epoca in cui si ricorre a metodi e trattamenti costosi e innaturali, alcuni studiosi ci riportano alla natura. Perché dunque farsi impiantare un’articolazione artificiale se possiamo ricorrere alle leggi della natura per riparare le deformità causate dall’uomo?
Nella corsa alla tecnologia più avanzata, in medicina come in altri campi, i principi basilari e i semplici fatti sono spesso trascurati. Cinquant’anni prima di essere messe in pratica, le semplici tecniche, che con successo sono impiegate per la cura dei paraplegici, erano conosciute ma non applicate. È sorprendente come un soggetto così importante quale lo scheletro, la struttura da cui il resto del corpo dipende e viene sorretto, abbia suscitato cosi scarso interesse nel corso degli anni.
Nel corso dei millenni, la natura ha sviluppato la postura perfetta ma questa struttura resta immacolata solo quando viene distorta dalla stupidità e dall’arroganza dell’uomo. Lo scheletro umano deve essere perfettamente allineato e ciò si può ottenere con semplici esercizi da fare in casa. Poiché le menomazioni alla schiena hanno raggiunto proporzioni gigantesche nelle società industrializzate, si tende ora ad affermare che la nostra schiena non si è correttamente adattata alla posizione eretta e che non è stata adeguatamente progettata per sostenere pesi.
È una credenza medica che la posizione eretta sia intrinsecamente debole. In realtà è la posizione a quattro zampe la più debole. La struttura umana a colonna garantisce che il peso venga direttamente ed efficacemente sostenuto dallo scheletro.
“La postura è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale; è espressione di un vissuto ereditato, di un vissuto personale, della formazione e deformazione culturale, di memorie dei propri traumi fisici ed emotivi, del tipo di vita e di stress che conduciamo, del tipo di lavoro e di sport a cui ci siamo assoggettati nel tempo; postura è il modo in cui respiriamo, il mondo in cui stiamo in piedi, ci atteggiamo e ci rapportiamo con noi stessi e con gli altri. La nostra postura è espressione della nostra storia”.
(D. Raggi 1998)
I muscoli dei glutei, coadiuvati dai muscoli posteriori della coscia, sollevano la parte inferiore della colonna (l’osso sacro). Sulla parte posteriore delle ossa che compongono la spina dorsale (vertebre) c’è una serie di piccoli muscoli (gli erettori) che si contraggono per portare in posizione eretta la colonna. La loro azione produce una curva all’altezza dei lombi, due all’indietro sulla colonna e una sulla nuca. La postura normale dipende dal corretto posizionamento della testa rispetto alla colonna vertebrale. Questo accade quando la testa e gli occhi guardano in avanti. Se la testa pende in avanti e in basso, oppure all’indietro e all’insù, le curve della colonna devono modificarsi per mantenere il centro di gravità nel punto giusto. La posizione della testa è quindi fondamentale per una buona postura.
L’allineamento delle ossa delle articolazioni dell’anca, del ginocchio e della caviglia, che vengono sostenute dal tono dei muscoli che agiscono su tali articolazioni, è di vitale importanza per una corretta postura.
È essenziale considerare tutte le varie articolazioni che sostengono il peso come un unico sistema portante.
Il peso grava sulla postura. Prima di intraprendere qualsiasi programma di riduzione di peso, sia attraverso una dieta o l’esercizio fisico, o tutti e due, bisogna correggere le anomalie posturali. Solo se si perfeziona la postura, la perdita di peso produrrà il risultato desiderato.
La correzione della postura è fondamentale ai fini di un corretto equilibrio dell’organismo e per ridurre l’incidenza di diverse malattie. L’esercizio è un gran livellatore: riduce il peso degli obesi e aumenta quello dei magri.
Lo stile di vita attuale è anch’esso sempre più “innaturale”, spesso fondato su sedentarietà, stress ed alimentazione non adeguata.
La sedentarietà aggiunge alle problematiche posturali la diminuzione di propriocettività e di abilità motoria con ciò che ne consegue. In più i ritmi frenetici della vita moderna impongono un eccessivo utilizzo dei sensi esterocettivi, vista e udito, che porta anch’esso a una graduale diminuzione del “sentire” il nostro corpo lasciando spazio a tensioni inconsce, ovvero permanenti, a danno di articolazioni, muscoli, tendini, organi e sistemi.
La corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in situazioni dinamiche che in statica; ad essa vengono a concorrere vari fattori: neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali. L’equilibrio è definito come il miglior rapporto tra il corpo e l’ambiente circostante, esso è in stretta relazione ai fattori sopra citati a determinare la postura. Stress, traumi fisici, atteggiamenti corporei lavorativi, respirazione scorretta, inattività, squilibri metabolici, determinano la postura di un individuo, ed è in costante e progressiva modificazione. Questi determinano squilibri muscolari che trasmettendo a loro volta forze meccaniche deviate a livello articolare possono causare nel tempo disfunzioni o patologie come:
- Scoliosi
- Iperlordosi
- Ipercifosi
- Valgismo
- Varismo
- Atteggiamenti scorretti
- Deviazioni articolari
- Tendiniti
- Traumi e infortuni sportivi
La base di una corretta postura sono i piedi. Spesso sottovalutato, il piede ha un ruolo fondamentale nella postura e nella storia dell’evoluzione umana. Dall’appoggio del piede dipendono le strutture sovrastanti come caviglia, ginocchio, anche e tutta la colonna fino alla base del cranio. La propriocezione plantare, abbinata alla stimolazione visiva, aumenta di molto l’equilibrio e il benessere del corpo. Possiamo immaginare i nostri piedi come degli instancabili lavoratori, deputati a sostenere tutto il peso del nostro corpo e le forze che si scaricano su di esso. Capace di rilasciarsi e poi irrigidirsi per permettere il cammino e l’adattamento al terreno, una sorta di ammortizzatore biologico. Essendo l’unica parte del nostro corpo costantemente a contatto con una superficie rigida rappresentata dal suolo, da essi dipartono migliaia d’informazioni che arrivano al cervello e contribuiscono in larga misura alla funzione di equilibrio. Attraverso queste evidenze possiamo affermare che il piede rappresenta uno dei principali “organi” coinvolti nel mantenimento della postura.
Dall’appoggio del piede dipenderà il corretto allineamento o meno delle strutture sovra-podaliche, così come una rigidità della caviglia comporta spesso rigidità anche a livello della gamba, dell’anca e della schiena, con il dolore che può irradiarsi fino al tratto lombare. Qualcuno potrà sorprendersi nel sapere che un dolore alla schiena, il bruxismo, il mal di testa, disturbi della digestione ecc. potrebbero dipendere proprio da un cattivo appoggio plantare.
Un corretto approccio rieducativo posturale deve mirare alla normalizzazione del baricentro generale del corpo, sia in statica sia in dinamica, tramite input capaci ad eliminare i blocchi (psico-fisici) presenti nonché di creare nel nostro cibernetico sistema dell’equilibrio nuove e più funzionali strategie motorie.
È ideata per riportare il naturale equilibrio tra i muscoli che agiscono in direzioni opposte sulle stesse articolazioni. La cura deve mirare a rafforzare i muscoli indeboliti e al tempo stesso evitare qualsiasi altro sviluppo dei muscoli opposti, in modo da ristabilire l’equilibrio.
La ginnastica posturale e i trattamenti annessi hanno lo scopo di riequilibrare la muscolatura che causa scorrette posizioni spaziali. Una corretta e tonica postura inoltre previene molti infortuni sportivi e interagisce al recupero funzionale diminuendo anche il rischio di recidive. “L’allenamento” posturale, come per ogni adattamento corporeo è assolutamente individualizzato, programmato e finalizzato.
Obiettivi e indicazioni di una ginnastica di massima efficacia
Date le premesse, i miglioramenti che deve perseguire una ginnastica di massima efficacia per l’uomo di oggi sono:
- Elasticità muscolare e mobilità articolare, tramite specifiche tecniche di allungamento muscolare (distrettuale e globale) e mobilizzazioni articolari, così da prevenire ed eliminare contratture e retrazioni muscolari e preservare l’integrità articolare e connettivale.
- Forza e resistenza, attraverso mirato rinforzo muscolare e training cardio-respiratorio, così da “contrastare” in maniera più fisiologica la forza di gravità.
- Cinesiologia posturale, riguarda dei programmi personalizzati di movimento e ginnastica posturale in relazione all’analisi posturale personalizzata e al tipo di problematica o prevenzione globale. E’ coadiuvante ad un programma di recupero funzionale e ad un programma di allenamento agonistico, sia per soggetti in età evolutiva ché adulta. La personalizzazione è un fattore importante, mirata all’individualità soggettiva; ed è svolta sia a corpo libero che con l’ausilio di piccoli attrezzi anche propriocettivi.
- Core stability, cioè la capacità di mantenere un’adeguata stabilità funzionale ed un buon controllo neuromuscolare. Il controllo della muscolatura addominale e lombare assume un ruolo primario nella prevenzione e nel recupero di patologie muscolo/scheletriche e nel controllo della postura ma anche nel miglioramento della perfomance sportiva.
- Respirazione, grazie alla rieducazione respiratoria, elemento indispensabile per il benessere dell’apparato muscolo-scheletrico, viscerale e psichico.
- Propriocezione e abilità motorie, per mezzo di specifiche tecniche di riacquisizione del controllo del proprio corpo (rieducazione neuromuscolare) e installazione di schemi motori sempre più complessi.
- Capacità di concentrazione e auto rilassamento, e quindi di gestione dello stress, grazie alla modalità di esecuzione degli esercizi fisici e respiratori, auto gratificazione e relax che li accompagna nonché all’utilizzo consapevole dei condizionamenti neuro-associativi e della visualizzazione.
- Postura, equilibrio e movimento, come naturale conseguenza di tutto ciò.
Ciò comporta, a tutte le età, un aumentato benessere psico-fisico ossia:
- miglioramento del metabolismo generale
- miglioramento della circolazione sanguinea
- regolarizzazione della pressione sanguinea
- miglioramento delle funzioni dell’apparato digerente
- miglioramento della respirazione
- miglioramento della resistenza generale
- ripristino del controllo neurovegetativo e del corretto ciclo sonno/veglia
- rinforzo del sistema immunitario
- rinforzo delle funzioni rigeneranti e auto curative
- aumentato rilascio di endorfine
- eliminazione del sovrappeso corporeo e mantenimento del peso forma
- interruzione dello stress cronico.
La Ginnastica Posturale deve consistere in un’integrata tecnica di benessere, che mira all’utilizzo di esercizi specifici e ad effetto multiplo, così da risultare di massima efficacia nel raggiungimento di tutti gli obiettivi preposti; non necessitare di apparecchiature speciali ma solo di attrezzi facilmente accessibili, così da facilitare l’esecuzione frequente di essa; insegnamento teorico-pratico di massima efficacia della tecnica, così da facilitarne l’apprendimento consapevole e l’auto-esecuzione.
Quindi la Ginnastica Posturale risulta un “movement body work” che rientra a pieno titolo all’interno di un programma di rieducazione posturale, preventivo, sportivo e di benessere generale. Ciò nonostante è chiara la consapevolezza che c’è ancora molto da scoprire nel campo della salute e della fisiologia. Per tale ragione, la Ginnastica Posturale, più che una tecnica è in realtà un progetto in costante evoluzione, all’interno delle proprie linee guida, grazie alle continue innovazioni e ricerche scientifiche nonché all’indispensabile contributo/confronto esperienziale dei partecipanti ad esso.
La Ginnastica Posturale è al contempo un sistema aperto e sinergico. Esso infatti, non contrasta con le altre tecniche di benessere, ma le “complementa” traendone beneficio reciproco
“ I campioni si costruiscono dall’interno partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere superiore all’abilità”